Biffe in finale, Maiale al MarNero

Il titolo riassume i risultati odierni. Le Biffe vincono il primo round della palla al bracciale e conquistano un posto nella finalissima della prossima domenica. Mentre il “terno al lotto” della corsa del maiale vede trionfare il MarNero. 

I nostri sconfiggono il Sottogrottone per 12-10 e si arrendono con la Fornace, ma non senza lottare. I giallorossi rossi infatti per accedere alla finalina hanno dovuto sudare ogni punto e si sono imposti per 12-9 sul Granocchiaio.

La sensazione è che ci sia ancora molto da lavorare ma la strada intrapresa é quella giusta. A questi ragazzi serve esperienza, e chissà che giá domenica prossima non possano stupirci.

Noi tifiamo per voi. Forza Granocchiaio!!

 

Un tesoro in casa!

Oggi i nostri ragazzi hanno lottato con il cuore. Li ho visti battersi in campo e lottare punto a punto contro la Fornace. Forse c’è stato qualche errorino di troppo, forse si è perso qualcosa in termini di gruppo nel corso degli anni, e sono tutte cose su cui rifletteremo. Ma la volontà ed il cuore ci sono, incrollabili da parte di chi è sceso in campo e di chi gli urlava a pochi metri dalla linea come il nostro eterno capitano, o il nostro grandissimo presidente che immagino a bordo campo con i denti aggrappati alla rete ad ogni pallina toccata dai nostri.

Questi sono momenti in cui potrebbe essere facile cadere in semplicistiche conclusioni, posizioni dure, considerazioni drastiche. maqQuello che dobbiamo fare è molto semplice. Dobbiamo cioè recuperare ciò che avevamo una volta. Quella fantastica miscela di tanti ingredienti come l’unione, l’entusiasmo, il gruppo, il rispetto reciproco, l’umiltà e l’ambizione, la testa e l’incoscienza. Dobbiamo ripartire da questo e da chi incarna questo spirito, lo spirito biancoverde! Nella nostra contrada questo sicuramente non manca. L’ho visto nelle donne del bracciale, nei bambini e nei ragazzini dei Ruzzini, nei ragazzi dell’under 15 che si sono giocati una finale, negli sbandieratori e nei tamburini che hanno vinto la sfida del lunedì, nelle donne e gli uomini nello speluzzico, nel nostro capitano, nel nostro presidente e nei nostri giocatori che comunque sia hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo.

Da tutto questo dobbiamo ripartire perché abbiamo tutto in casa nostra, basta saper dove guardare.

Le Biffe vincono i ruzzi…ma i migliori siamo noi!

L’ultima giornata dei Ruzzi si è chiusa con la vittoria delle Biffe che portano finalmente a casa la conca. Devo ammettere che vederli festeggiare in quel modo mi ha fatto piacere perché mi ha riportato alla mente i ricordi della vittoria nel 2002 della ormai mitologica ottava conca, il nostro sacro Graal, la più butta  e insieme la più bella di tutte. Cari Biffaioli, tenetevi stretti questi momenti perché sono bellissimi: fra qualche tempo diventeranno il ricordo più vivido che avrete quando penserete ai Ruzzi. Complimenti alle Biffe quindi che hanno effettuato un testacoda terrificante ribaltando la classifica ed il pronostico e spegnendo i facili entusiasmi di una Fornace spocchiosa che pensava di venire a fare una passerella al campo sportivo e tornare alla festa con la conca in tasca. A dire il vero lo pensavamo un po’ tutti. Tutti tranne il nostro Forzoni che in tempi non sospetti ci disse testuali parole: “la Fornace è troppo sicura, secondo me scappellano”. Se a questo aggiungiamo che contro la Fornace ieri pomeriggio ci si è messa anche l’Agnese…addio! Giuro che è vero: ieri verso le 16:30 l’Agnese ha annusato l’aria del campo sportivo, osservato il volo degli uccelli, letto le viscere di una capra e stabilito che la giornata era strana. “La Fornace non vince”, ha detto. A quel punto i fornaciari avrebbero fatto meglio a togliersi i bracciali e tornare a casa.

E il Granocchiaio? Abbiamo una bella squadra. Grazie ragazzi! Ci avete fatto divertire e soffrire nella giusta maniera. La sconfitta ci sta se il giocatore offre tutto quello che ha. Ieri non c’è stata sconfitta. Voi avete dato tutto quello che potevate ed è arrivata la prima vittoria. Da qui partiamo per costruire le prossime. Un piccolo passo alla volta lungo un sentiero che alla fine ci porterà ad alzare nuovamente la conca al cielo. Un piccolo passo perché c’è tanto lavoro da fare, ma abbiamo visto ciò che abbiamo e ciò che ci manca. La vittoria è lì, alla nostra portata. Dobbiamo solo osare di più. Tipo: se il Meo avesse chiesto al Guaro la vittoria di due o meglio ancora tre partite invece che di una sola, forse adesso staremmo scrivendo altre cose. Perché i nostri ragazzi sono di parola: hanno detto che la vincevano una e una ne hanno vinta! E arrivederci e grazie!

Scherzi a parte. Siamo soddisfatti. Tutte le nostre squadre hanno giocato bene e abbiamo riportato a casa  due conchini e delle ottime prestazioni in ogni sfida, in ogni settore, ovunque siamo stati chiamati ad impegnarci! Dal campo verde al pub, dal chioschetto delle crepes alla sfilata in costume. Qualsiasi cosa facciamo la facciamo al meglio delle nostre possibilità. Perché ci piace stare insieme. Siamo una contrada sempre al massimo, una contrada con cui le altre dovranno sempre fare i conti!

 

 

Fornace cannibale, Granocchiaio… boh?!

Le partite sono ancora in corso e attualmente il Marnero si barcamena benaccio con la Fornace. Sulla nostra prestazione diciamo solo che si può e si deve fare di meglio e qui mi taccio.

Aggiornamento: la Fornace vince la prima domenica e va direttamente in finale la prossima. Il sospetto è che stiano giocando  a 1/10 del potenziale. La certezza è che il livello generale è calato e ‘ste partite fanno veramente pietà!

PS: maiale alla Fornace

 

Alla Fornace piace vincere facile, mentre noi…

Tirando le somme su questa edizione dei Ruzzi dobbiamo ovviamente rendere merito alla Fornace che vince la conca e la vince facilmente. Troppa è la differenza di valori in campo. Adesso sono loro i più forti (e lo sanno) mentre gli altri sono ridotti al rango di comprimari: la differenza sta nel modo in cui la Fornace ha giocato per vincere. Volevano vincere, ne avevano voglia, e hanno divorato il campo compresa la contrada delle Biffe che ha avuto la sfiga di trovarsi in mezzo. Eppure, come dicevo la cosa non è sembrata neanche tanto difficile: hanno solo dovuto crescere in sicurezza partita dopo partita e punto dopo punto fino a capire che, ora come ora, non ce n’è per nessuno. Gli sforzi delle Biffe per sentirsi forti, appaiono a questo punto del tutto velleitari. Le uniche difficoltà alla Fornace le ha create il Sottogrottone che, partito scarico contro il Marnero, ha provato a fare quel salto di qualità proprio contro i giallorossi…senza però riuscirci. E noi? Noi siamo arrivati ultimi. Probabilmente non potevamo chiedere di più a questa squadra; non dal punto di vista del risultato che, in ultima analisi, fa il paio con l’ultimo posto dell’anno scorso. Non ci eravamo più abituati, eppure io ricordo gli anni in cui i quinti e quarti posti erano il nostro posto e adesso sto rivivendo una specie di déjà-vu. Però sarebbe ingiusto dire che non ci sono stati dei miglioramenti. Questi ci sono stati, eccome. Non so se ricordate la cosa irrisolta che avevamo messo in campo l’anno scorso ed il conseguente guazzabuglio che ne era derivato, con i “vecchi” che avevano smesso ma non avevano smesso ed i “giovani” che avevano iniziato ma non avevano iniziato. Quest’anno, complice anche l’infortunio di Marco, abbiamo tagliato il cordone ombelicale che ci legava al vecchio squadrone e ci siamo scoperti diversi. Ci siamo scoperti fragili e pieni di problemi e questo è normale. I ragazzi, alla prima vera esperienza in campo, hanno fatto vedere scampoli di gioco e hanno anche provato a ribaltare il risultato contro una Fornace, ad onor del vero, ancora col motore al minimo. E devo dire che quando ho visto che il tabellone segnava Granocchiaio 4 – Fornace 3, con un parziale di 4 a 0 per noi, per un momento ho visto  un flash del futuro squadrone che può nascere. Ma c’è da lavorare e tanto; se siamo bravi, sono questi i momenti in cui si costruiscono le vittorie del futuro: prendendo legnate in campo, rimanendo amareggiati, vergognandosi, sviluppando quella voglia di rivincita che deve covare fino al prossimo anno e spingerci a capire i nostri errori e dove migliorare. C’è bisogno di costruire una squadra. Deve scattare quel meccanismo mentale che scattò in Marco, Alessandro e Davide dopo anni di batoste. Questo ancora manca, diamoci tempo. Perché, ragazzi, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Sarebbe ingiusto pensare a questo punto che il tempo scarseggia e che i nostri giovani sono già vecchi per vincere. E’ vero: Marco, Davide ed Alessandro hanno iniziato a vincere presto e a 24 anni già avevano vinto 5 o 6 conche. I nostri nuovi alfieri a 24 anni non hanno ancora vinto nulla. Ma è anche vero che Marco, Davide e Alessandro hanno iniziato a giocare prima: specialmente Alessandro e Marco erano dei pischelletti quando sono stati sbattuti in campo praticamente abbandonati a se stessi da una Contrada che viveva tempi delicati. I nostri nuovi alfieri si sono trovati invece, e giustamente, a dover fare la fila dietro ai 3 campioni. Adesso però non ci sono più scuse: è il loro momento. Aiutiamoli a venire fuori perché le vittorie del futuro le costruiamo tutti insieme, le costruisce la Contrada

Prima domenica …Biffe!!!

Le Biffe quest’anno ci credono. Più di tutti sembrerebbe. La finale di questa prima domenica è stata una cosa d’altri tempi col Marnero che ha cercato in tutti i  modi di mettere i bastoni fra le ruote ai verde-arancio e raggiungere la tanto attesa finale di domenica prossima. E il Granocchiaio? Anche per noi è stata una prima partita inedita con una squadra praticamente nuova che evidentemente ha subito l’emozione del debutto. Siamo stati discontinui ma abbiamo anche fatto vedere delle cose buone. Abbiamo giocato a tratti e a folate. La squadra ha un potenziale enorme. Staremo a vedere.

Intanto si è corso anche il maiale e il Mancio junior, continuatore di una dinastia ormai storica, è arrivato veramente ad un passo dalla vittoria. Ma il maiale beffardo ha detto no! Però complimenti: io probabilmente sarei crollato prima!

Vittoria alla Fornace

Come ormai tutti voi saprete questa edizione dei Ruzzi della Conca si è conclusa con la vittoria della Fornace che si è consumata ai danni delle Biffe in finale. I nostri sono stati eliminati dal Sottogrottone alla seconda partita della giornata. Purtroppo quella dei nostri è stata una prestazione incolore, al di sotto delle potenzialità di questo gruppo. Ci sarà tempo per analizzare quello che stato fatto e quello che non è stato fatto, per confrontarsi e decidere quale strada intraprendere in futuro per rilanciare le aspirazioni di vittoria della contrada. Adesso però è il momento di fare un meraviglioso applauso a questi ragazzi che ci hanno portato tutto, e a cui non possiamo che dire grazie grazie grazie! La nostra contrada è avvezza alla Vitoria, è nel suo dna, non so quanto ci vorrà ma come già avvenuto più volte in passato sono sicuro che i colori bianco verdi risorgeranno dalle loro ceneri per regalarci nuove e sempre più forti emozioni.

Anche quest’anno i Ruzzi sono finiti, alla prossima edizione… e ovviamente come sempre… Forza Granochiaio!

Prima domenica di passione

La prima domenica si è conclusa e si è conclusa male per i colori biancoverdi. Vincono meritatamente le Biffe con uno strepitoso Giacomo Ferretti sul Sottogrottone che ci aveva battuto in semifinale e la corsa del Maiale va al Mar Nero. Dunque la prima finalista dei Ruzzi della Conca 2015 sono le Biffe e piazzano una seria ipoteca su questa edizione dei Ruzzi della Conca. Per quanto riguarda il Granocchiaio ci sarebbe molto da dire ma forse non è questo il momento più opportuno. Non posso però chiudere questo articolo senza dire che la prestazione dei nostri è apparsa opaca e la sensazione generale è che non si abbiano le idee molto chiare. Ma non è questo il momento di abbattersi, non è questo il momento di criticare o di sognare ritorni al passato. Questo è il presente, questo è il momento di proiettarsi verso il futuro per la nostra squadra. Il rinnovamento è iniziato e bisogna abbracciarlo e sostenerlo. Quindi tutti a tifare per i nostri colori, a supportare i nostri giocatori, ad incoraggiarli fino alla fine. Perché domenica tutto sarà ancora in gioco e noi i talenti li abbiamo. Poco ma sicuro. Quindi ragazzi forza e coraggio. Siamo con voi!